A Peppino Impastato non piacevano
affatto le idee mafiose. A Peppino Impastato non piaceva affatto la
forte presenza di queste ultime nella sua famiglia, in quanto diversi
parenti erano appartenenti alla mafia.
Fin da giovane si era opposto a questo
e ne aveva pagato le conseguenze, essendo stato cacciato di casa dal
padre.
Dopo questo episodio aveva avviato
un'attività politico-culturale antimafiosa e non aveva mai
abbandonato i suoi ideali, perché vi credeva fermamente e sarebbe
stato capace di dare la vita per difenderli.
Così, del resto, finì la sua storia.
Ucciso per aver lottato contro la
mafia, ucciso per aver provato a dare una voce a chi ogni giorno
subiva attacchi intimidatori da gente mafiosa o a chi, semplicemente,
aveva paura e capiva che la situazione era grave.
Aveva 30 anni e morì dilaniato
dall'esplosione di una carica di tritolo, postata da un assassino
inviato da Cosa Nostra, movimento di stampo mafioso-terroristico.
Quel 9 maggio 1978, però, spesso non
viene ricordato come il giorno della morte di Peppino Impastato, ma
del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro.
Ma noi, tutti, dobbiamo ricordarlo,
affinché gli errori commessi in passato ci insegnino a non
commetterli più, affinché la lotta contro la mafia non abbia mai
fine, affinché tutti siano consapevoli di chi agisce indisturbato e
agiscano loro stessi per fermarli, perché dove c'è speranza c'è
vittoria, o meglio, dove c'è speranza nelle giuste cause, si può
sempre vedere la vittoria.
Anche se forse la mafia non sarà mai
sconfitta totalmente, abbiamo estremo bisogno di combatterla.
Nonostante l’indubbia forza della mafia, non per questo dobbiamo
rinunciare a farle guerra; in fondo fra Davide e Golia, certo non era
favorito Davide. Però questi aveva l'ingegno e la forza, non fisica
ma interiore, per sconfiggere anche il grande e potente Golia.
L'invito è, quindi, di ricordare
Peppino Impastato e quanto ha fatto per tutti noi, ma anche di
opporci a ciò che non è giusto e non far finta di niente perché
magari non vi siamo direttamente coinvolti.
Combattiamo: almeno potremo dire di
aver dato tutto per migliorare la situazione, almeno avremo dato
tutto affinché la lotta antimafia non perda il suo valore e il suo
significato.
-Pietro Possamai
“Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..”
“Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..”
Dalla
canzone “I Cento Passi” dei Modena City Ramblers
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