martedì 25 novembre 2014

Peppino Impastato, il coraggio di opporsi...

A Peppino Impastato non piacevano affatto le idee mafiose. A Peppino Impastato non piaceva affatto la forte presenza di queste ultime nella sua famiglia, in quanto diversi parenti erano appartenenti alla mafia.
Fin da giovane si era opposto a questo e ne aveva pagato le conseguenze, essendo stato cacciato di casa dal padre.
Dopo questo episodio aveva avviato un'attività politico-culturale antimafiosa e non aveva mai abbandonato i suoi ideali, perché vi credeva fermamente e sarebbe stato capace di dare la vita per difenderli.
Così, del resto, finì la sua storia.
Ucciso per aver lottato contro la mafia, ucciso per aver provato a dare una voce a chi ogni giorno subiva attacchi intimidatori da gente mafiosa o a chi, semplicemente, aveva paura e capiva che la situazione era grave.
Aveva 30 anni e morì dilaniato dall'esplosione di una carica di tritolo, postata da un assassino inviato da Cosa Nostra, movimento di stampo mafioso-terroristico.
Quel 9 maggio 1978, però, spesso non viene ricordato come il giorno della morte di Peppino Impastato, ma del ritrovamento del cadavere di Aldo Moro.
Ma noi, tutti, dobbiamo ricordarlo, affinché gli errori commessi in passato ci insegnino a non commetterli più, affinché la lotta contro la mafia non abbia mai fine, affinché tutti siano consapevoli di chi agisce indisturbato e agiscano loro stessi per fermarli, perché dove c'è speranza c'è vittoria, o meglio, dove c'è speranza nelle giuste cause, si può sempre vedere la vittoria.
Anche se forse la mafia non sarà mai sconfitta totalmente, abbiamo estremo bisogno di combatterla. Nonostante l’indubbia forza della mafia, non per questo dobbiamo rinunciare a farle guerra; in fondo fra Davide e Golia, certo non era favorito Davide. Però questi aveva l'ingegno e la forza, non fisica ma interiore, per sconfiggere anche il grande e potente Golia.
L'invito è, quindi, di ricordare Peppino Impastato e quanto ha fatto per tutti noi, ma anche di opporci a ciò che non è giusto e non far finta di niente perché magari non vi siamo direttamente coinvolti.
Combattiamo: almeno potremo dire di aver dato tutto per migliorare la situazione, almeno avremo dato tutto affinché la lotta antimafia non perda il suo valore e il suo significato.
-Pietro Possamai 
Negli occhi si leggeva la voglia di cambiare, la voglia di Giustizia che lo portò a lottare..
Aveva un cognome ingombrante e rispettato, di certo in quell'ambiente da lui poco onorato..
Si sa dove si nasce ma non come si muore e non se un'ideale ti porterà dolore..”


Dalla canzone “I Cento Passi” dei Modena City Ramblers

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